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Showing posts from January, 2023

Erminia Passannanti. Poem. "Al frantoio". Interpretation.

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AL FRANTOIO Ignoro il nuovo, ho un occhio storto. Guardo, ricordo tutto, eh, sì ricordo troppo le storie dei miei avi. Con un basto pesante sulla groppa vengo alla grossa macina di cui mi dico l’asina. Fui una stupida, penso talvolta: sono stata di qualcuno, appartenevo a un tarlo, alla mola cigolante il cui peso apprendevo scavando in tondo un solco, a testa bassa. Avevo costantemente nella testa quell’odore di sansa, l’intenso verde-oliva della pietra, il volo scomposto delle mosche, mio padre che assaggiava l’olio con due dita–fuori di lì, l’aria era bianca. Lo chiamano percorso. Se avessero prodotto vasellame, sarebbe stato, quel fosso circolare, una perfetta tomba per l’oggetto. Io vi stampavo l’orma del mio zoccolo. Si riduce, il presente, a una massa pastosa per il torchio, anno per anno, un giro dopo l’altro, e distilla una nenia. Si decanta da sola, sono stanca. https://play.google.com/store/books/details/Erminia_Passannanti_Il_Torsolo_del_Ventre_ed_Altre?id=-dCVDwAAQBAJ&P...

Erminia Passannanti. Poem "IL SENTIERO DELLE MORE" . Interpretation.

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IL SENTIERO DELLE MORE per quelle lente ore in cui conosceste l’attesa del martirio su gradini di terra come di chi da vergine e immolata–voi, dico a voi che con tenere dita toccaste le piaghe di un lebbroso e celaste la chioma sotto un ruvido saio per chinarvi pietosa su quel corpo straziato, che – a vostro dire–palpitava ancora per quelle ore, io vi porgo la rosa, unica spettatrice tra tante sedie vuote morta che fu l’anima sua dinanzi e le membra vedevo agitarsi nell’aria e pulsando sgorgare la ferita là dove le sue reliquie tengono a coppa il sangue venite – aveva, il sentiero delle more, colpito la sua immaginazione – ecco i sassi, ecco gli arbusti che sostennero il rogo e laggiù, per quella bella santa, mirate come il rovo ai suoi piedi si crebbe a formare una croce io stava come presa da un delirio di voci e volentieri mi denudava il petto e me ne andava vagando senza meta finché qualcuno mi riportava a casa… Ratto, come di un sogno alato che partiva dal fondo, fu l’asce...

Erminia Passannanti. Poem: "Non più ermetica". Interpretation.

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  NON PIÙ ERMETICA * Si cercava di starle dietro: se c’era da salire, arrancavamo su per la collina di pietrisco, quando precipitava, ne riscendevamo correndo. Cos’è questo battere a tempo le mani, questo disposi in riga all’orizzonte? È la mia indole, non più ermetica di tante altre, ogni mattina a testa bassa, incapace di evitare quel lieve caro malessere di estraneità. C’è già qualcuno dietro la porta. Ci passano in rassegna nelle nostre carni bianche, ci esaminano dall’inguine al calcagno per quest’estrema magrezza delle rotule: si infiammano, a furia di stare inginocchiate. Alle volte mi andrebbe di ascoltare la musica, guardare la neve che cade. ** Un refettorio lurido con un’unica finestra opaca, le visite mediche, i piedi nudi sul nudo pavimento. Mi consola il cuscino a forma di bambino su questo ventre vuoto, la stagione dei corvi che volano bassi nei loro neri abiti, il teso silenzio nel punto preciso tra le maglie arrugginite del recinto e il campo sfocato do...

Title: "The Illogical Betrayal". Erminia Passannanti. Schetch for a Dadaism mini-drama.

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The scene opens with the husband, a doctor, and wife, a teacher, sitting at opposite ends of a long table covered in a chaotic jumble of objects: a stethoscope, textbooks, an apple, a pencil, a coffee cup, a scalpel, and so on. The room is dimly lit and has no discernible walls. WIFE: (gesturing to the table) What is the meaning of this? DOCTOR: (puzzled) The meaning of what? WIFE: (frustrated) Of all this! (gestures to the table) The stethoscope, the scalpel, the apple, the pencil! DOCTOR: (shrugs) I don't know. It just is. WIFE: (pauses, then looks directly at the doctor) And what about her? DOCTOR: (confused) Her? WIFE: (angrily) The student. The one you slept with. DOCTOR: (flippantly) Ah, that. It was just a moment of madness. An illogical impulse. WIFE: (sighs) And what about our love? Our marriage? That was just an illogical impulse too? DOCTOR: (thoughtfully) Love is just a word. It has no meaning. WIFE: (shocked) How can you say that? DOCTOR: (smiling) Because it's tru...

Erminia Passannanti. Poesia. "Il Re, le Parole". Interpretazione.

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  IL RE, LE PAROLE A me la vita non piace e non posso cambiarla. Mi sforzo allora di farmela piacere e qualche volta me ne dimentico, dico: la vita è bella. Ma la vita degli altri mi sta sempre davanti, mi dà una malinconia immensa. Perché nessuno riesce a mentire a me che so mentire così bene da dimenticare che sto inventando la vita. Andrà a finire che perderò il filo delle bugie e una cosa nascerà simile alla necessità di odiare qualcuno che amo nella speranza che il male e il bene non mentano più e smettano di sembrare diversi. Interpretazione La poesia "IL RE, LE PAROLE" di Erminia Passannanti esprime il sentimento di disillusione e insoddisfazione per la vita.  Il Re cerca di rendere la vita più piacevole mentendo a se stesso, ma è ancora consapevole delle lotte degli altri e non è in grado di ignorare la verità. Il re nella poesia rappresenta l'oratore, che sta cercando di controllare la propria vita e le proprie emozioni attraverso l'uso delle parole. La funzi...

Erminia Passannanti. Poesia: "Valì". Interpretazione.

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VALÌ Te ne vai in giro simile a ninfetta avvolta nella tua minutezza con ghirlande nastri di carta e cesti o alla maniera di una principessa futurista che si proietta in rosee lontananze così presente eppure inaccessibile nella tua limpidezza di occhi e gesti e discorsetti bisbigliati solo a te stessa ticchettando sulle mie scarpe alte per le stanze un po’ dolce un po’ altera come dea. Netta, nella tua luce netta; sei anni, cometa, mia cometa che trascini dietro i tuoi sorrisi le mie speranze d’oro, come trascini il velo. Erminia Passannanti © 2000 Macchina, Manni Editore La poesia "Valì" di Erminia Passannanti descrive una figlia bambina raffigurata come una figura di ninfa dall'aria futuristica. La madre paragona sua figlia a una cometa dagli occhi limpidi, dai gesti e dai sussurri che sono solo per se stessa. La madre osserva la figlia muoversi per le stanze con un misto di dolcezza e alterigia, e la descrive come una dea. La figlia ha sei anni ed è una fonte di speran...