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"Hai amato il tuo cane più di quanto tu abbia mai amato me."

  "Hai amato il tuo cane più di quanto tu abbia mai amato me. (In Memoria di Igor) Un giorno venne giù dal pendio della collina, insieme al suo fratello maculato, dagli occhi di ghiaccio — né azzurri, né bianchi — e dei due, era lui il più mite, ammutolito dalla pena, affamato. Esitava a lasciarsi accogliere, ma ne aveva bisogno. Né tu né io spingemmo l’adozione — accadde, come accadono i destini, trasformando il silenzio in amore e in genitorialità il legame. Fu la mia amica, un mattino nevoso in montagna, mentre mi parlava al telefono, «Salvalo!» gridò. quando m'apparve tra i cespugli, nel gelo della bufera, sbucando dal nevischio. Ferito, lo sollevai, lo strinsi a me, lo adagiai in macchina. Il resto — è la storia non scritta di come da me a lui passò il tuo affetto, giustamente, e con pieno diritto. Erminia Passannanti, Salerno, 11 . 11 2025.

La macchina come allegoria del linguaggio: lettura metapoetica del poemetto Macchina (2000) di Erminia Passannanti

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La macchina come allegoria del linguaggio: lettura metapoetica del poemetto Macchina (2000) di Erminia Passannanti Introduzione di Romano Luperini Manni Editore (Lecce, 2000) Saggio di analisi semiotica del testo poetico Antonella Sartor (Venezia, 2004) Il poemetto omonimo di Erminia Passannanti (2000) si configura come un campo di forze teoriche in cui la poesia non è più il luogo della mimesis né dell’espressione lirica, ma un dispositivo — nel senso foucaultiano e agambeniano — che espone il funzionamento stesso del linguaggio e la sua ontologia fratturata. La macchina che vi compare è oggetto, ma al contempo una struttura epistemica: un principio di articolazione e insieme l’indice del suo fallimento. Ciò che il testo mette in scena è la condizione materiale della significazione, la sua precarietà, la sua dipendenza da un corpo tecnico che, rompendosi, rivela l’essenza stessa del linguaggio come scarto , differimento , interferenza . In questo senso, la poesia di Passannanti è emin...

“Realismo”, a poem by Erminia Passannanti (2025)

  “Realismo” Quando sarai vecchio conosceranno la tua storia dalle mie narrazioni la storia del tuo cane abbandonato che si aggirava solitario fino a morire  al bordo d’una strada tra i cespugli dove ho colto il suo verde  ultimo respiro  lieve  come fiori di calendula scossi dalla brezza d’un agosto quella sua ultima parola che non hai ascoltato ma che ti seguirà ad ogni passo sempre. (Salerno, 22 ottobre 2025)

A Pencil Drawing on paper by English poet Jamie McKrndrick and a booklet "Navigatio Sancti Brendani"

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  Pencil drawing on paper by English poet Jamie McKendrick (c) Salerno 1987. Gift to Erminia Passannanti. Profile on Academia Erminia Passannanti - University College London From 1984 to 1988-89, while living in Salerno, I had an English partner: the poet Jamie McKendrick, who at the time was teaching English and to whom I have devoted several textual and memoiristic analyses of his poetry. (PDF) "Navigatio Sancti Brendani" (A booklet on the poems of Jamie McKendrick) Why? Because Jamie McKendrick published numerous poems in his three poetry collections written in and about Italy, whose principal subject was our passionate and reciprocally stimulating love affair. With these essays, I wish to respond to the intense attention he once devoted to me, offering a critical reflection that may restore a measure of equilibrium to our relationship on the level of writing. I believe I wrote only a couple of poems dedicated to Jamie and to our love story; one of them is titled "Na...