Posts

Erminia Passannanti. Poesie dalla Terra dei Morti. CRITICAL COMMENTARY

Image
Recensione di Gabriele Pulli, University of Salerno, Italy.  Erminia Passannanti Poesie dalla terra dei morti   "Nella raccolta Poesie dalla Terra dei Morti, Erminia Passannanti pubblica, per la prima volta insieme, poesie e brani in prosa che erano apparsi isolatamente in due riviste online, Erodiade e Transference, da lei stessa ideate e curate. Il titolo della raccolta, oltreché alla mitologia classica, all’'Inferno dantesco a The Waste Land di Thomas Stearn Eliot, a The Tower di W.B. Yeats, attinge alle raccolte di Seamus Heaney (tra cui North e The Spirit Level) che la Passannanti ha tradotto. Nel tempo che viviamo, che ha conosciuto una pandemia e soffre una guerra in corso, la raccolta offre originali elementi di riflessione – delle vere e proprie sfide interpretative –, con uno stile basato su densi simbolismi e sull’utilizzo di dramatis personae, impegnate ciascuna in un proprio, drammatico monologo di forte impatto personale e, insieme, collettivo. Benché il titolo e...

Erminia Passannanti on the Neo-Baroque. Transference. Poetry and dissidence. 2001.

Neo-barocco?   By Erminia Passannanti First Published on   Transference . Poetry Magazine. Oxford. 6 settembre 2001     Cosa intendo quando uso il neobarocco come sottodefinizione per la poesia postmoderna?   Avere come scopo letterario ed estetico il compito di "diventare" o essere postmoderno oggigiorno è uno sforzo senza senso e renderebbe il proprio lavoro terribilmente superato. La postmodernità non c'è più: è già diventata oggetto di studio abusato e stantio. In effetti, è già stato sostituito da attivisti neobarocchi. neobarocco è riscoperta, esaltazione e rivalutazione del kitsch, è attribuzione ai suoi codici di uno schema di valori, ed è appunto la riattivazione di questi valori nella contemporaneità. È credere nel potere del falso, l'artefatto come più significativo del vero. Più o meno questo: Helton John che piange al funerale di Versace è neobarocco (questo superficialmente ne fa già un esempio), avere un museo del falso (come n...

William Shakespeare Sonetto 27

William Shakespeare Sonetto 27   Sfinito dal cammino, mi affretto al mio letto, caro il riposo a me stanco del viaggio ma lì comincia della mente il tragitto quando quello del corpo è interrotto,   così i pensieri dalla mia dimora distante, ideando per te un pellegrinaggio zelante, tengon spalancate le palpebre di sbieco fissando l'oscurità che vede solo il cieco   per stampare nella mia anima a sembianza l'ombra tua dinanzi agli occhi senza vista come gioiello che al buio sospeso fa bella e giovane la vecchia notte fonda.   Così di giorno il corpo, a notte senza luce la mente mia per te per me mai trova pace!   Traduzione di Erminia Passannanti (2021).     Weary with toil, I haste me to my bed, The dear repose for limbs with travel tired; But then begins a journey in my head, To work my mind, when body’s work’s expired: For then my thought...