In questa antologia, studiosi, critici e traduttori di poesia di primo piano — da Franco Fortini e Guido Guglielmi a Romano Luperini, Francesco Muzzioli, Pietro Cataldi, Luca Lenzini, William Hope, Peter Dale, Brian Cole, Laura Incalcaterra McLoughlin, e molte altre voci autorevoli del panorama letterario italiano e anglofono — si confrontano con l’opera poetica di Erminia Passannanti, una delle autrici più originali e complesse della poesia contemporanea.
Il volume attraversa il meglio della produzione di Passannanti, composta tra la fine del Novecento e il primo decennio del Terzo Millennio: dalla forza simbolica e visionaria di Macchina e La realtà, alle tensioni corporee ed estatiche di Mistici ed Exstasis, fino alla riflessione sul linguaggio, sul sacro e sulla politica in una raccolta di poesia sperimentale come Il Torsolo del Ventre ed Altre Fandonie. Ogni raccolta è analizzata con attenzione, rivelando una poesia dall’inclinazione teatrale, con risvolti drammaturgici ed esistenzialisti, in continua metariflessione e metanalisi, ma sempre radicata in una visione intensamente lirica, commovente e profondamente personale del mondo.
I saggi qui raccolti non solo esplorano i temi ricorrenti dell’opera — il tempo, il corpo, il sacro, l’alienazione, la parola poetica, le tradizioni letterarie italiane e straniere (anglofone, francofone), dal medievalismo all'assurdismo — ma mettono anche in luce le strategie stilistiche e strutturali con cui la poetessa ridefinisce il concetto stesso di lirica: una lirica raffinatamente ibridata, che assorbe codici visivi, psicanalitici, filosofici, politici, nonché provenienti dalla sfera del diritto e della medicina.