Jamie McKendrick (1955, Liverpool), "Salt". Traduzione e commento - Saggio disponibile in Inglese e Italiano.
“Sale”
Non sappiamo se il domani abbia verdi pascoli
in mente dove stenderci accanto
al sempreverde mormorio dell'acqua fresca,
o se intende piantarci in qualche arida
squallida valle nell'ombra
dove l’alba è perduta per sempre, interrata sotto
una vita di errori. Forse ci risveglieremo
in città straniere dove il sole è un fantasma,
un vagheggiamento, ed angolari
consonanti inamidate intrecciano la lingua alla radice,
così che ogni senso di chi siamo s’annienta in parole
e nulla di ciò che sappiamo può essere sbrogliato.
Perfino allora, qualche vestigia del mare,
la sua marea plosiva, le sue creste spumose, risorgeranno
dentro le nostre sillabe, bronzee come il canto delle api.
Per quanto lontano ci siamo avventurati dalla fonte,
un traccia della voce del mare si insedierà in noi
come la luce del sole in qualche modo ancora persiste
nei ciuffi sbiaditi tra mattoni e pietre di marciapiedi
in bassifondi semisfollati o siti bombardati lasciati ai detriti.
Poi, fuori dal nulla, dopo anni di silenzio,
le parole che usavamo, nostri accenti senza impedimenti,
riaffioreranno dal buio dell'infanzia,
e ancora una volta sulle nostre labbra assaporeremo il sale greco.
in mente dove stenderci accanto
al sempreverde mormorio dell'acqua fresca,
o se intende piantarci in qualche arida
squallida valle nell'ombra
dove l’alba è perduta per sempre, interrata sotto
una vita di errori. Forse ci risveglieremo
in città straniere dove il sole è un fantasma,
un vagheggiamento, ed angolari
consonanti inamidate intrecciano la lingua alla radice,
così che ogni senso di chi siamo s’annienta in parole
e nulla di ciò che sappiamo può essere sbrogliato.
Perfino allora, qualche vestigia del mare,
la sua marea plosiva, le sue creste spumose, risorgeranno
dentro le nostre sillabe, bronzee come il canto delle api.
Per quanto lontano ci siamo avventurati dalla fonte,
un traccia della voce del mare si insedierà in noi
come la luce del sole in qualche modo ancora persiste
nei ciuffi sbiaditi tra mattoni e pietre di marciapiedi
in bassifondi semisfollati o siti bombardati lasciati ai detriti.
Poi, fuori dal nulla, dopo anni di silenzio,
le parole che usavamo, nostri accenti senza impedimenti,
riaffioreranno dal buio dell'infanzia,
e ancora una volta sulle nostre labbra assaporeremo il sale greco.
(Traduzione Erminia Passannanti, Salerno, (c) 28 gennaio 2024)