Poesia: RELIQUIA di Erminia Passannanti
RELIQUIA
(A mia madre)
La prima impressione è
di uno strato di polvere bianca
sottile e delicata come cipria
di pallidissima Madonna
e tu, con lo stupore della vergine,
ne riemergi all'aria, finemente,
con la tua antica vita,
la faccia stupita,
respirando l'incontro
con il tuo amato figlio,
ringiovanita.
(Salerno, 10 maggio 2018)
La poesia come interlocutrice mia madre, a cui riferisco, come se potesse ascoltarmi, le impressioni che mio fratello ebbe e mi raccontò nel momento in cui si occupò da solo della sua esumazione. La morte è qui intesa come rinascita di mia madre in un mondo senza tempo dove non conta solo la vita, per continuare ad esserci, una vita che ha luogo negli affetti, specialmente nell’affetto filiale. E nell'arte. Rinascita che avviene mediante l’incontro ideale e materiale, alla distanza di trent’anni, del corpo riportato alla luce di una rinnovata esistenza.